109

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Minority88
view post Posted on 8/7/2006, 15:17




109 - Solitary
ITA - Solitudine

Episodio dedicato a Sayid

Data messa in onda USA: 17/11/2004

Vediamo Sayid seduto solo, su una parte di spiaggia che non conoscevamo. Sta fissando una fotografia che ritrae il volto di una donna, dal capo coperto e dai tratti somatici capiamo che è araba. La foto è quella che Claire gli ha consegnato nell’episodio “Walkabout”. Sayid accarezza amorevolmente la foto e la ripone con cura nello zaino per poi riprendere il suo cammino. La sua attenzione viene improvvisamente attirata da qualcosa: si china a terra e trova un enorme cavo elettrico che spunta dal mare e prosegue nella giungla. Sayid decide di seguirlo.
Sulla spiaggia ci sono Kate e Jack che parlano, la donna dice a Jack di essere preoccupata per Sayid perché sono passati 2 giorni dalla sua partenza. Jack la rassicura spiegandole che è un militare addestrato e che sa cavarsela.
Nella giungla vediamo Sayid seguire il cavo e fermarsi di scatto. Ha visto a terra un filo che se toccato attiva una trappola. Lentamente lo scavalca, ma si accorge subito che aveva lo scopo di fargli fare proprio quello. Si ritrova sollevato per una gamba, con la testa verso il basso, appeso ad un albero. Non può che stare lì a pregare, ma sente un rumore: urla aiuto dalla frustrazione e qualcuno taglia con un machete la corda. Sayid cade a terra e prima di svenire vede una figura venirgli incontro.

Alle caverne, Jack si dedica alle varie indisposizioni dei sopravvissuti. Hurley fa notare che sembrano tutti mentalmente e fisicamente esausti. Il dottore, con ottimismo, gli risponde che almeno sono tutti vivi e dovrebbero esserne felici.

Sayid lentamente riprende conoscenza e sente una voce femminile chiedergli dove si trovi un certo Alex. Quando Sayid non risponde, la figura attiva un generatore di elettricità che manda la scossa al nostro povero soldatino steso su un letto di metallo. L’uomo prega la figura di fermarsi e le dice di non conoscere nessun Alex. Purtroppo non serve: l’elettricità viene riattivata mostrandoci un tremante Sayid in preda al dolore.

Flashback: un giovane Sayid, in tenuta militare, interroga un uomo legato ad una sedia. Sayid lo picchia violentemente fino a farlo cedere. Il suo superiore Omar ne è favorevolmente colpito e lo promuove. Uscendo dalla stanza di interrogazione, i due incrociano una donna che viene trascinata via. Sayid e la donna incrociano lo sguardo e noi capiamo che i due si conoscono.

Siamo alle caverne, Hurley viene risvegliato dall’arrivo di Locke con una serie di valigie recuperate insieme ad altri sopravvissuti. Hurley comincia a mettere in ordine gli oggetti e Walt si avvicina a Locke per chiedergli di andare a cacciare con lui. Locke sta per rispondere ma interviene Michael che proibisce al figlio di seguire l’uomo.

Sayid è ancora sotto la tortura delle scosse elettriche. L’uomo grida di smetterla e di non conoscere nessun Alex. Racconta di essere sopravvissuto ad un incidente aereo e di aver ascoltato un messaggio via radio vecchio di 16 anni, inviato da una donna francese. Quando il carceriere ripete il messaggio in francese, Sayid capisce che è proprio lei l’autrice del messaggio. La donna viene finalmente inquadrata mostrandoci un volto selvaggio. Comunica a Sayid di sapere chi lui sia veramente e poi lo colpisce facendolo svenire di nuovo.

Una volta ripresosi, Sayid vede che la donna francese sta rovistando nel suo zaino. Si guarda intorno e vede una giacca militare con una targhetta che reca il nome Rousseau. Lo dice a voce alta, ma la donna si insospettisce ancora di più. Poco dopo trova la foto della donna nello zaino e chiede a Sayid chi sia.

Flashback: la prigione in cui abbiamo visto il giovane Sayid prima. Gli è stato assegnato un nuovo prigioniero da interrogare, ma appena entra nella cella scopre che non si tratta di un prigioniero qualunque: è la donna che ha incontrato prima. Lei lo chiama per nome e scopriamo che i due sono cresciuti insieme e che lei si chiama Nadia. La donna si chiede come abbia fatto il ragazzo che le piaceva tanto da piccolo a diventare un servo del regime Hussein. Mostra poi le cicatrici di precedenti interrogatori e informa Sayid che non parlerà. “Allora dovrò farti del male”, “lo so” risponde la donna.

Torniamo al presente. Rousseau vuole sapere se la donna della foto si trovi sull’isola. Sayid le risponde che la donna è morta per colpa sua. La rivelazione sembra ammorbidire la donna che confessa di chiamarsi Danielle e di sapere cosa significhi perdere una persona amata. Sayid chiede se si tratti di Alex (il nome più volte ripetuto durante la tortura), ma lei risponde che si tratta di Robert, un collega scienziato naufragato insieme a lei sull’isola quando la loro nave affondò anni fa.

Nel frattempo, alle caverne, Michael sta spiegando a Jack il suo progetto per costruire una doccia, quando arriva Charlie che li porta su una collina erbosa. Hurley ha trovato una sacca da golf e si è dedicato a costruire un campo di due buche, per sollevare un po’ gli spiriti.

Torniamo nel nascondiglio di Danielle. La donna mostra a Sayid un carillon regalatole da Robert. Sayid si offre di aggiustarlo a patto che lei gli sleghi le mani. La donna si avvicina ad un mobiletto e tira fuori una vecchia siringa di vetro, la pulisce dalla ruggine e si lancia sulla gamba di un urlante Sayid. Quando l’uomo rinviene si ritrova seduto ad una tavolo, i piedi legati e il carillon pronto davanti a lui per essere sistemato. La donna parla della presenza di “altri”, ma quando Sayid gli chiede se abbia visto altre persone sull’isola, lei risponde di no. Li sente nella giungla, sussurrano…

Flashback: Sayid entra nella cella di Nadia portando del cibo. È visibilmente preoccupato per lei. Mostra alla donna delle foto e le chiede di annuire semplicemente per indicare chi è implicato nel piano di esplosione di una bomba sul quale stanno investigando. Basterebbe questo a dargli la possibilità di farla scarcerare. Nadia declina l’offerta nonostante rivolga uno sguardo di riconoscenza a Sayid.

Torniamo al presente dove Sayid in poco tempo ripara il carillon della donna francese, mentre lei si lascia trascinare dai ricordi legati alla musica. Sayid ne approfitta per chiederle con dolcezza di liberarlo. Le racconta che gli altri hanno bisogno di lui, che devono stare uniti e lavorare insieme per riuscire a salvarsi. Danielle risponde che non può liberarlo, che lui ha bisogno di lei per sopravvivere. Durante il litigio si sente improvvisamente un ringhio provenire da fuori. Danielle afferra immediatamente un fucile, delle munizioni e un coltello sostenendo che se si tratta di un orso: la cena è assicurata. Mentre la donna sale la scala per uscire dal nascondiglio, Sayid la avverte che potrebbe trattarsi del mostro. “Povero Sayid, i mostri non esistono”. Appena la donna è fuori, Sayid apre il palmo della mano rivelando di aver trafugato un piccolo cacciavite. Lo usa per liberarsi e in fretta raccoglie tutti i suoi effetti. Afferra velocemente anche le mappe e le carte che trova sul tavolo, le mette nello zaino e, infine, prende un fucile ed esce.

Flashback: al giovane Sayid è stato ordinato di fucilare Nadia. Cerca di guadagnare tempo ma Omar gli ordina di sbrigarsi – sono passati mesi e la donna non ha mai parlato. Sayid accompagna Nadia verso la stanza dove avverrà la fucilazione. Raggiunta la stanza, Sayid manda via le altre guardie e tolto il cappuccio alla donna, la accompagna ad una porta. La informa che fuori c’è un camion in partenza per Baghdad. Se si sbriga, potrà nascondersi nel camion e scappare senza essere vista. Mentre la libera dalle catene, sopraggiunge Omar chiedendo cosa succede. Lo sguardo di Sayid risponde per lui, Omar estrae la pistola ma il nostro soldato spara per primo. Nadia prega Sayid di scappare con lei, ma lui risponde che non può: se diserta, l’esercito di Saddam sterminerà la sua famiglia. Nadia scrive velocemente qualcosa sul retro della fotografia che abbiamo già visto, poi corre fuori dalla porta.

Torniamo alla giungla, Sayid zoppica vistosamente e si sforza di correre. Sente qualcosa arrivare e si nasconde appena in tempo: è Danielle che lo cerca. Si alza e le punta il fucile contro intimandole di gettare il suo. La donna non getta l’arma. Se non lo farà, Sayid dovrà spararle. Danielle ignora l’ordine e alza il fucile in posizione di fuoco. Sayid è costretto a premere il grilletto… ma non succede nulla. Danielle aveva rimosso il percussore. Avviene perciò uno scambio accorato e alla fine la donna concede la libertà a Sayid, rifiutandosi però di andare con lui. Un’ultima domanda da parte di Sayid: “chi è Alex?”. La donna risponde: “Alex era mio figlio”.

Nel frattempo nel campo da golf improvvisato, i sopravvissuti sono tutti radunati per il primo torneo. Si scontrano Jack, Michael e Charlie. Sembra che le persone siano tornate a ridere per la prima volta dopo l’incidente. Alla fine anche Sawyer si unisce all’allegro momento. Non tutti però sono presenti sul campo da golf: Locke è nella giungla ad esercitarsi nel lancio dei coltelli. Emerge Walt che chiede a Locke di insegnargli a tirare. Dopo un attimo di esitazione, l’uomo porge il coltello al bambino.
Col giungere della notte, vediamo un Sayid distrutto lottare per ritrovare la strada che lo riporti alla spiaggia. Il vento smuove i rami e per un momento Sayid crede di udire qualcosa… voci che sussurrano.

 
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