124 parte 2

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Minority88
view post Posted on 8/7/2006, 15:32




124 - Exodus (Part 3)
ITA - Esodo (Parte 3)

Data messa in onda USA: 25/5/2005

Torna alla prima parte del riassunto

Alle caverne Sun fa del suo meglio per confortare Claire del rapimento del bambino; le dice che Charlie lo porterà indietro. La ragazza è scettica e le chiede come possa esserne sicura. La donna le risponde che ne è sicura perché Charlie lo ha promesso.

La scena si sposta su Charlie che corre nella giungla insieme a Sayid alla ricerca del bambino quando vedono un fagotto ai piedi di un albero. Charlie è sicuro che sia il bambino e senza accorgimenti e nonostante gli avvertimenti di Sayid prende il fagotto in braccio scoprendo che è vuoto: è solo una trappola. Rimuovendo il peso del fagotto il ragazzo aziona la trappola e delle rocce cadono dai rami dell’albero ferendolo alla testa. La ferita sanguina abbondantemente e Sayid lo consiglia di tornare indietro. Il ragazzo però non vuole sentire ragioni e chiede all’uomo di utilizzare le sue conoscenze di soldato per chiudere la ferita. Sayid tentenna per un attimo poi prende un proiettile e svuota la polvere da sparo che vi è contenuta sulla ferita. Avverte Charlie che sarà doloroso, poi accende un fiammifero. L’inquadratura si allontana mentre sentiamo le urla del ragazzo.

Flashback: in una stanza di albergo. Il sole è già alto ma Hurley che dorme profondamente non si rende conto dell’ora. Improvvisamente un rumore gli fa aprire gli occhi e quando guarda la sveglia si rende conto che non funziona. Cerca di accendere la luce ma anche quella sembra non funzionare a causa della mancanza di elettricità. Quando Hurley realizza che ora è si rende conto che rischia di perdere il volo, cosa che non può succedere visto che deve essere a casa per il giorno dopo, data del compleanno di sua madre.

Dopo una serie di disguidi con l’automobile, l’aereo e così via, durante i quali vediamo i numeri comparire nei luoghi più impensati, Hurley riesce ad arrivare al check in proprio nel momento della chiusura del volo. Prega l’hostess di farlo salire a bordo: la donna dopo aver controllato la situazione gli permette di passare affermando: “Questo è il suo giorno fortunato”.

Di nuovo nella giungla, Hurley sussurra la sequenza di numeri in continuazione. Kate lo sente e gli chiede spiegazioni credendo che abbiano un significato particolare per lui, ma il ragazzo risponde che “sono solo numeri”.

Jack e Locke, poco avanti, stanno parlando della reazione di Locke quando, catturato dal “mostro”, stava per precipitare nel buco. Ben presto la discussione si accende e si sposta sulle differenze tra i due. Locke afferma di essere un uomo di fede, e questo, essendo Jack un uomo di scienza, li pone in contrapposizione. L’uomo crede che l’isola li abbia portati lì per una ragione, per seguire un determinato percorso, un percorso che termina proprio al portellone. Gli eventi li hanno portati lì per aprirlo.
Jack replica sostenendo che si accingono ad aprirlo solo per riuscire a sopravvivere, e che non crede nel destino. Locke gli risponde: “Sì, tu ci credi. È solo che ancora non lo sai”.

Sulla zattera, intanto, Michael e Sawyer, preoccupati per le batterie, discutono sul numero di volte che devono utilizzare il radar che gli ha fornito Sayid. La discussione si sposta su altri argomenti e quando Sawyer accenna alla mancanza di disciplina con cui Michael sta allevando suo figlio, l’uomo lo provoca scoprendo così che il padre di Sawyer si è ucciso quando lui aveva solo 8 anni. La scoperta fa intuire a Michael che Sawyer può avere solo due motivazioni per intraprendere una follia come quella di partire con la zattera: fare l’eroe o morire. Quando pone la domanda all’uomo, la risposta che riceve è chiara: ”Non sarò mai un eroe”. Improvvisamente il radar emette un suono, i due non credono ai loro occhi: il monitor mostra un contatto presente alle ore 8.00. Qualcosa è lì fuori.

Flashback: aeroporto di Sydney. Locke sta aspettando di salire a bordo dell’aereo quando l’addetto al gate lo informa che la carrozzina che utilizzano per trasportare i passeggeri portatori di handicap non si trova e che quindi lo dovranno trasportare a braccia. Mentre un’espressione di frustrazione compare sul suo volto la scena si sposta nella giungla dove un Locke completamente diverso, sta guidando gli altri verso il portellone mentre spiega come utilizzare l’esplosivo.

Nel frattempo Sayid e Charlie hanno raggiunto la fonte del fumo, un falò che sta bruciando in una parte nascosta di spiaggia. Si avvicinano con le pistole in mano ma vedono che la zona è completamente deserta, senza neanche un’impronta sulla sabbia. Proprio mentre i due si chiedono cosa stia succedendo sentono il pianto del bambino provenire dalla foresta. Intimano quindi a Rosseau di uscire allo scoperto: la donna si avvicina, sta piangendo, mentre tiene il bimbo tra le braccia. La donna afferma che l’unica cosa che voleva era riavere sua figlia, e che sarebbe riuscita nell’intento se avesse portato agli “altri” il bambino. Charlie prende il bambino e la accusa di aver inscenato tutto, ma la donna risponde di aver sentito i loro sussurri, di averli sentiti dire che sarebbero venuti per il bambino.

Di nuovo al portellone, Locke e Jack finiscono di preparare la dinamite, consapevoli del pericolo che stanno correndo maneggiandola. Una volta pronti Locke chiede agli altri di allontanarsi per trovare riparo mentre lui accenderà la miccia. Jack chiama Hurley che intanto sta facendo la guardia alla dinamite rimasta, poi si avvicina a Kate per ripararsi.
La ragazza vuole spiegazioni riguardo alla dinamite che era finita nello zaino di Jack invece che nel suo; Jack si altera e dice che tutti loro vogliono che lui sia il leader fino a quando non prende una decisione con cui loro non sono d’accordo. Aggiunge che se lei vuole, può giudicarlo ancora una volta, ma che in realtà se loro sopravviveranno avrà bisogno di lei per coprirgli le spalle, perché ben presto “Locke sarà un problema”.

Intanto Hurley si sta avvicinando al portellone per oltrepassarlo e raggiungere Jack e Kate, quando vede i numeri impressi su una parte del portellone. Spaventato comincia a gridare di fermarsi, di non aprirlo perché i numeri sono sintomo di qualcosa di malvagio. Jack, Kate e Locke non sanno come reagire mentre Hurley continua a ripetere di fermarsi. Locke però accende la miccia ugualmente mentre Hurley tenta di spegnerla mentre brucia, avvicinandosi pericolosamente alla dinamite. Jack corre per fermarlo e poco prima dell’esplosione riesce a gettarlo a terra, mentre il portellone salta in aria.

Sulla zattera il radar continua a segnalare la presenza di qualcosa che si sta avvicinando. Improvvisamente però cambia direzione e sembra allontanarsi. Sawyer vorrebbe utilizzare la pistola lanciarazzi, ma Michael è riluttante perché preoccupato che possano essere solo detriti. Mentre il segnale si allontana diviene sempre più chiaro che questa è la loro unica chance, visto che possiedono un solo razzo. Walt lo prega di provarci e Michael finalmente cede utilizzando la pistola. Dopo qualche attimo di angosciante attesa in cui sembra non accadere nulla il segnale comincia a muoversi verso di loro. I quattro cominciano a saltare, felici che la salvezza sia vicina. Jin cerca di vedere qualcosa in lontananza e li prega di fare silenzio e di ascoltare. Molto lontano si comincia a sentire il rumore di un motore. Finalmente una luce appare all’orizzonte: una barca si sta avvicinando. I sopravvissuti trattengono il fiato ormai certi che la loro avventura sia finita.
Ma non lo è.

La barca arriva e quello che sembra iniziare come un normale scambio di informazioni si trasforma in qualcos’altro. I quattro uomini sulla barca pretendono che gli sia consegnato Walt. Michael prima sembra confuso, poi preoccupato. Gli dice che non gli consegnerà nessuno, mentre Sawyer lentamente cerca di prendere la pistola nascosta nella sua cintura. Le cose si stanno mettendo malissimo.

Uno degli uomini sulla barca tira fuori la sua pistola e – più velocemente di Sawyer – spara. Sawyer viene colpito e cade in acqua e Jin si getta in mare per aiutarlo. Quando Michael si accinge ad aiutarli, uno degli uomini salta sulla zattera e prende Walt, portandolo sulla barca. Michael cerca di fermarli, ma viene picchiato e gettato in acqua.

Uno degli aggressori lancia qualcosa sulla zattera, che dopo qualche secondo esplode. Mentre Michael riemerge tra i rottami, sente le urla del figlio che lo prega di salvarlo, intanto la barca si allontana nella notte. L’uomo grida e resta a guardare mentre suo figlio viene portato via.

Claire attende in un angolo delle caverne che qualcuno torni a darle notizie quando Sayid e Charlie, che tiene il bambino tra le braccia, fanno ritorno. Claire è felice, tutto il campo si stringe intorno ai salvatori. Sayid si sposta verso la cascata per sciacquarsi, Shannon lo raggiunge e lo abbraccia, non più arrabbiata con lui ma solo sollevata che lui sia tornato. La scena si sposta su Charlie e Claire, il primo cerca di medicarsi la ferita come meglio può, l’inquadratura scende: dalla sua borsa fuoriesce la statuetta della madonna contenente l’eroina.

Flashback: siamo all’interno dell’aereo, i passeggeri cominciano ad occupare i posti sul volo Oceanic 815. Ed è qui che, con una carrellata, vediamo tutti i protagonisti, chi si appresta a cercare il proprio posto, chi a meditare sugli eventi che l’hanno portato lì, chi a chiedersi che cosa accadrà nel futuro. Quattordici sconosciuti, ignari di quello che il destino gli sta per riservare: una catastrofe che porterà i loro cammini ad incrociarsi irrimediabilmente.

Di nuovo sull’isola, Locke, Jack, Kate e Hurley escono fuori dai loro ripari nella giungla per osservare il risultato dell’esplosione. Il portellone è divelto: Jack e Locke lo spostano, poi con le torce cercano di illuminarne l’interno. Guardano verso il basso e ciò che vedono è assolutamente inaspettato. Una scala percorre le pareti di un profondo tunnel...


 
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